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LA
METODOLOGIA LCA
Risalgono
agli anni sessanta i primi studi sull’analisi del ciclo di vita; fin da
allora lo scopo fu quello di riuscire a quantificare le emissioni e gli
impieghi di risorse necessari per la produzione e lo sviluppo dei prodotti. Col passare degli anni si è avuta una sempre maggior diffusione dell’impiego di tali tecniche; dovremo tuttavia aspettare gli anni ’90 perché le preoccupanti condizioni ambientali rilevate negli anni ’80, portino, durante il congresso SETAC (Society of Enviromental Toxicology and Chemistry) di Vermount in Canada, a definire compiutamente il LCA e ad impostarne necessarie metodologie di studio. Il
Life Cycle Assessment fu definito come “un procedimento oggettivo di valutazione
dei carichi energetici ed ambientali relativi ad un processo od un’attività,
effettuato attraverso l’identificazione dell’energia e dei materiali usati
e dei rifiuti rilasciati nell’ambiente.
La valutazione include l’intero ciclo di vita del processo o attività,
comprendendo l’estrazione ed il trasporto delle materie prime, la fabbricazione,
il trasporto, la distribuzione, l’uso, il riuso, il riciclo e lo smaltimento
finale”. Dalla
definizione appena fornita riusciamo a comprendere come il processo LCA
si fondi su un unico principio padre: un prodotto va seguito e analizzato
in ogni fase della sua vita, dalla culla alla tomba, da quando è prodotto
a quando è smaltito, in quanto ogni azione associata ad una fase può avere
riflessi su fasi precedenti o successive. Un
LCA, quindi, è fondamentalmente una tecnica quantitativa che permette
di determinare fattori d’ingresso (materie prime, uso di risorse, energia,
ecc) e d’uscita (scarichi idrici, produzione di rifiuti, emissioni inquinanti)
dal ciclo di vita di ciascun prodotto valutandone i conseguenti impatti
ambientali. Attraverso
lo studio di un LCA si finiranno allora con l’individuare le fasi e i
momenti in cui si concentrano maggiormente le criticità ambientali, i
soggetti che dovranno farsene carico (produttore, utilizzatore, ecc) e
le informazioni necessarie per realizzare gli interventi di miglioramento. Recentemente
è stata pubblicata tra le norme ISO la 14040 che descrive appunto i criteri
generali e la metodologia attraverso cui effettuare un LCA, definito come
“una compilazione e valutazione attraverso tutto il ciclo di vita dei
flussi in entrata ed in uscita nonché i potenziali impatti ambientali
di un sistema di prodotto”. A
differenza d’altri metodi di valutazione ambientale, la LCA si concentra
sul tema economico e sui risultati che esso produce che possono essere
definiti in termini di benefici, funzioni o servizi. Per produrre tali risultati, il sistema economico richiede risorse di materiali ed energia e genera emissioni nell’aria, nell’acqua e nel suolo. L’insieme
delle risorse e delle emissioni rappresenta l’impatto ambientale del sistema
economico. Da
ciò discende il ruolo della gestione ambientale: aumentare l’efficienza
del sistema economico diminuendo l’impatto ambientale. Le applicazioni di LCA riguardano:
In generale un LCA non si usa per:
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