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LA DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO (EPD)

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Lo scenario di riferimento

Nell’ambito degli strumenti volontari di politica ambientale volti all’etichettatura dei prodotti, attualmente si distinguono, secondo la classificazione ISO, tre categorie di etichette ecologiche:

1° TIPO.  Etichette ecologiche sottoposte a certificazione esterna, quali, ad esempio, il marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL;

2° TIPO.  Etichette ecologiche che riportano autodichiarazioni;

3° TIPO.  Etichette ecologiche che riportano dichiarazioni basate su parametri stabiliti e sottoposte a un controllo indipendente, quali le EPD.

Tra gli strumenti volontari di gestione, la Dichiarazione Ambientale di Prodotto si configura come uno strumento innovativo, capace di valutare tutte le caratteristiche e gli impatti ambientali di un prodotto/servizio e di comunicarli in modo credibile all’esterno.

Mentre l’adozione di un Sistema di Gestione Ambientale focalizza la propria attenzione sul controllo e la gestione degli impatti ambientali legati alle attività e ai processi svolti su un sito produttivo, la Dichiarazione Ambientale di Prodotto, basata su un Life Cycle Assessment (LCA), complementa il bagaglio di informazioni a disposizione, concentrandosi su tutto il ciclo di vita del prodotto/servizio. L’LCA permette infatti di uscire dai confini aziendali, consentendo di quantificare gli impatti ambientali di un prodotto/servizio lungo tutto il suo ciclo di vita, dalla preparazione del servizio caratterizzata dall’approvvigionamento dei beni necessari per approntarlo, alla fornitura del servizio stesso, fino alla gestione dei rifiuti generati. I dati acquisiti nel corso di un’analisi del ciclo di vita possono anche costituire un valido sistema informativo a supporto di un sistema di gestione ambientale già preesistente o ancora da implementare.

Lo schema di convalida della EPD

La struttura dello schema stesso si fonda sui seguenti elementi portanti significativi:

  1. Lo sviluppo e l’approvazione dei Requisiti Specifici di Prodotto (PSR), che contengono le caratteristiche tecniche e funzionali di una stessa categoria di prodotti o di servizi, definiscono le regole comuni per l’effettuazione dello studio LCA e forniscono i riferimenti necessari alla redazione dell’EPD stessa. Questo rende possibile il confronto di EPD diverse, comparando le prestazioni ambientali di prodotti/servizi appartenenti allo stesso gruppo.
  2. La preparazione della EPD, contentenente informazioni derivanti dai risultati di uno studio LCA conforme alle norme ISO 14040, metodologia scientifica che assicura attendibilità, credibilità e rigorosità alla dichiarazione.
  3. La verifica di un Ente terzo indipendente, che garantisce la veridicità e la correttezza delle informazioni contenute in una EPD.

L’EPD costituisce pertanto un valido strumento di comunicazione delle prestazioni ambientali di un prodotto/servizio, complementare e sinergico ai Sistemi di Gestione Ambientale e in grado di valorizzare le strategie di comunicazione e di visibilità dell’azienda verso intermediari molteplici (intermediari commerciali, fornitori, consumatori professionali, consumatori ultimi, comuni cittadini, enti e associazioni).  

 

La Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) è un documento che permette di comunicare informazioni oggettive, confrontabili e credibili relative alla prestazione ambientale di prodotti e servizi. Tali informazioni hanno carattere esclusivamente informativo, la dichiarazione non contiene criteri di valutazione, preferibilità o livelli minimi che la prestazione ambientale debba rispettare. La EPD deve essere sviluppata utilizzando la Valutazione del Ciclo di Vita (LCA) come metodologia per l’identificazione e la quantificazione degli impatti ambientali. L’applicazione della LCA deve essere in accordo con quanto previsto dalle norme della serie ISO 14040, in modo da garantire l’oggettività delle informazioni contenute nella dichiarazione. La EPD è applicabile a tutti i prodotti o servizi indipendentemente dal loro uso o posizionamento nella catena produttiva, classificati in gruppi ben definiti. La classificazione in gruppi permette di effettuare confronti tra prodotti o servizi funzionalmente equivalenti. La EPD viene verificata e convalidata da un organismo accreditato indipendente che garantisce la credibilità e veridicità delle informazioni contenute nello studio LCA e nella dichiarazione.   Oggettività, confrontabilità e credibilità sono quindi le caratteristiche principali sulle quali si basano le dichiarazioni ambientali di prodotto e il sistema che le supporta.

Riferimenti

Le norme della serie ISO 14020 identificano tre diversi tipi di marchi/dichiarazioni ambientali, la dichiarazione ambientale di prodotto è un esempio di etichettatura di Tipo III conforme ai requisiti posti nella ISO 14020 e nel ISO TR 14025. I Marchi/Dichiarazioni di Tipo III sono rappresentati da dichiarazioni che contengono una quantificazione dei potenziali impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodotto. Questi impatti, calcolati in base ad uno studio di Valutazione del Ciclo di Vita, devono essere presentati in una forma che faciliti il confronto tra prodotti, attraverso la standardizzazione di alcuni parametri. Esempi di Dichiarazione di Tipo III sono le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto sviluppate in Svezia (Swedish Environmental Management Council), tra gli altri da ABB per motori elettrici, Ricoh per fotocopiatrici e Electrolux per frigoriferi. Il significato e il ruolo di ogni singolo tipo di etichetta, Tipo I, II e III, trova spazio all’interno delle Politiche Integrate di Prodotto (IPP), le quali hanno tra i compiti principali quello di coordinare l’azione dei diversi strumenti. Se l’obiettivo comune di ogni marchio o etichetta ecologica è incoraggiare la domanda per la fornitura di prodotti che causano minore impatto ambientale, attraverso la comunicazione di accurate e verificabili informazioni sugli aspetti ambientali di beni e servizi, il campo di applicazione e il target group varia a seconda del tipo di etichettatura. ANPA ha identificato, nel quadro della strategia nazionale di sviluppo del sistema di labeling, la dichiarazione di Tipo III come strumento utile alle aziende che perseguono lo sviluppo sostenibile, per divulgare le informazioni ambientali relative ai propri prodotti, indipendentemente dalla loro natura o posizione nella filiera produttiva, rendendo così trasparente il sistema produttivo intero.

Vantaggi

La EPD è uno strumento di comunicazione pensato per essere usato principalmente dall’industria e dalle pubbliche amministrazioni come fonte di informazioni oggettive e comparabili sulla qualità ambientale di prodotti e servizi.   Il sistema di dichiarazione ambientale va incontro alle esigenze manifestate dalle aziende di comunicare al mercato, in tempo reale, i miglioramenti ambientali dei propri prodotti e servizi, fornendo simultaneamente le necessarie garanzie di credibilità e scientificità. La natura prettamente informativa della EPD consente al destinatario dell’informazione di fare valutazioni correlate al contesto economico, geografico e sociale nel quale opera e con le politiche ambientali e di sviluppo che persegue.   La struttura del sistema EPD, basata interamente su norme internazionali ISO, permette inoltre l’esportabilità e la riconoscibilità delle dichiarazioni al di là del contesto nazionale.   Ponendosi nell’ottica dell’utilizzatore dell’informazione la EPD costituisce un utile strumento per l’attuazione di politiche di acquisto sostenibile, green procurement, che pongono la variabile ambientale come criterio preferenziale di scelta.